Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Modernizzazione, innovazione e qualità nella catena alimentare Promozione dell’ammodernamento e dell’innovazione nelle imprese e dell’integrazione delle filiere Accrescere la competitività delle aziende agricole e forestali e delle filiere agroalimentari, sostenendo nel contempo gli investimenti diretti a favorire gli effetti potenziali connessi alle nuove sfide
121- Ammodernamento delle aziende agricole
125 – Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in
parallelo con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura
e della silvicoltura Incentivare l’impiego di tecnologie per il risparmio
idrico e di impianti per il 
trattamento delle acque reflue
nelle aziende agricole compatibili con le caratteristiche idrologiche dei suoli e climatiche al fine di migliorare la capacità di utilizzo razionale dell’acqua al fine tra l’altro
di contenere i rischi di salinizzazione Aumentare l’efficienza
dell’uso della risorsa idrica attraverso sistemi di supporto alle decisioni finalizzati alla definizione del fabbisogno irriguo
125 – Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo
con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura
Incentivare il riutilizzo dei rifiuti organici aziendali a fini energetici
121- Ammodernamento delle aziende agricole
Abbattere le emissioni di CO2 attraverso l’adozione di sistemi energetici più efficienti, l’utilizzo della biomassa agricola/forestale e la produzione di biogas
121– Ammodernamento delle aziende agricole
123 – Accrescimento del valore aggiunto dei
Incentivare la diversificazione e la commercializzazione dei prodotti caseari derivati da latte vaccino e
al fine di sviluppare nuovi canali di distribuzione
121– Ammodernamento delle aziende agricole
123 – Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Incentivare la cooperazione e l’innovazione di prodotto e di processo connessi alle nuove sfide 124 – Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo ed alimentare e in quello forestaleMitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sul potenziale produttivo agricolo e
126 – Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da interventi preventivi calamità naturali e
introduzione di adeguate misure di prevenzione
Investimenti nel capitale umano e fisico Miglioramento della capacità imprenditoriale e professionale degli addetti al settore agricolo
e forestale e sostegno del ricambio generazionale Qualificare e aggiornare i profili professionali attraverso l’informazione e la divulgazione di conoscenze,
l’utilizzo di servizi di formazione e consulenza connessi alle nuove sfide
111 – Azione nel campo della formazione professionale e dell’informazione
114 – Utilizzo dei servizi di consulenza
115 – Avviamento di servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole, nonché di servizi di consulenza forestale
3.1.1. Diversificazione in attività non agricole
L’analisi di contesto relativa ai comuni calabresi , esposta nel PSR, ha messo in evidenza come i bassi redditi, anche dell’attività agricola rurale, l’alto tasso di disoccupazione femminile e giovanile e il conseguente fenomeno dello spopolamento delle aree rurali sono fra i principali problemi da contrastare nell’ambito dell’attuazione dell’Asse 3. L’ospitalità agrituristica
contribuisce certamente al sostegno dei reddito contribuisce certamente al sostegno dei redditi degli agricoltori. Inoltre, la creazione e il consolidamento delle imprese agricole multifunzionali si presenta sia come opportunità per accrescere e diversificare il reddito degli agricoltori che come strumento per dotare i comuni rurali di alcune attività/servizi a forte valenza sociale in grado di migliorare la qualità della vita della popolazione nel complesso e non solo dell’agricoltore. Infine, anche la produzione di energia da biomassa si presenta come un opportunità da cogliere per incrementare i bassi redditi che caratterizzano le aziende agricole localizzate nelle aree rurali. Al raggiungimento di tali obiettivi contribuisce la misura 311, attraverso le azioni 1 e 2 e 3.
Ambito territoriale Il 85%delle risorse verrà destinato alle aree rurali con ritardo di sviluppo e alle aree rurali intermedie (Aree C e D).
Il 15% rimanente verrà destinato a porzioni di aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Aree B).
Soggetti richiedenti Aziende agricole singole e associate,
e/o membri della famiglia agricola
(come specificato nell’art. 35 del regolamento 1974/2006).
Criteri di ammissibilità •
Gli interventi delle azioni
1 e 2
non devono rientrare nelle tipologie previste
dalla misura
121 (ammodernamento delle aziende agricole),
devono riguardare il recupero di immobili già esistenti
utili alle finalità della misura
e non devono riguardare attività di produzione agricola.
• Gli interventi dell’azione 3 (entro il limite di 1 megawatt)
dovranno dimostrare,
fra l’altro, la possibilità di approvvigionamento locale della biomassa
o della materia prima utilizzata e dovranno
utilizzare le migliori tecniche disponibili per il controllo delle pressioni sull’ambiente. • Tutte le azioni dovranno tenere in debita considerazione aspetti ambientali quali: utilizzo di metodi e di tecniche eco-compatibili, l’impatto ambientale, l’uso razionale della risorsa idrica e l’impermeabilizzazione delle superfici occupate. • Per le aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Area B) gli interventi sono ammessi nei comuni che si caratterizzano per una
popolazione residente inferiore a 3.500 abitanti, una densità abitativa inferiore a 150 ab/Kmq un tasso di spopolamento superiore al 7%. Secondo questi parametri vengono coinvolti i comuni che soffrono di maggiori problemi di sottosviluppo appartenenti all’area B che a livello di superficie territoriale rappresentano un valore prossimo al 4%. • Inoltre, nelle aree B saranno finanziate le aziende che presentano evidenti svantaggi dimensionali, strutturali e di reddito tali da comprometterne la competitività.
Interventi ammissibili
Azione 1: Creazione e consolidamento dell’ospitalità agrituristica Le tipologie di operazioni
Creazione e consolidamento di imprese agricole multifunzionali innovative quali fattorie sociali, fattorie didattiche, fattorie creative ed eco-fattorie.
Le tipologie di operazioni nell’ambito dell’azione 2 sono le seguenti: • ristrutturazione e adeguamento di fabbricati rurali e acquisto attrezzatura per lo svolgimento delle attività previste.
Trattasi di attività non agricole; • ristrutturazione e adeguamento
di fabbricati rurali e acquisto attrezzature per la creazione di spacci in azienda per la vendita dei prodotti artigianali aziendali prevalentemente non agricoli;
Azione Azione 1: Creazione e consolidamento dell’ospitalità agrituristica Le tipologie di operazioni nell’ambito dell’azione 1 sono le seguenti: • ristrutturazione e miglioramento di fabbricati rurali da destinare all’ospitalità agrituristica (creazione di posti letto e di ristoro, aree attrezzate per il tempo libero, allestimento aree di spazi attrezzati per la sosta di tende, allestimento di spazi attrezzati per lo svolgimento di attività culturali e sportive, escursionistiche e ippoturistiche degli ospiti, allestimento di spazi da finalizzare al servizio di custodia dei cani inteso come servizio offerto agli ospiti dell’agriturismo); • acquisto attrezzatura per lo svolgimento delle attività previste;
Azione 2: Creazione e consolidamento di imprese agricole multifunzionali innovative quali fattorie sociali, fattorie didattiche, fattorie creative ed eco-fattorie. Le tipologie di operazioni nell’ambito dell’azione 2 sono le seguenti:
• ristrutturazione e adeguamento di fabbricati rurali e acquisto attrezzatura per lo svolgimento delle attività previste. Trattasi di attività non agricole; • ristrutturazione e adeguamento di fabbricati rurali e acquisto attrezzature per la creazione di spacci in azienda per la vendita dei prodotti artigianali aziendali prevalentemente non agricoli;
Azione 3: Produzione di energia elettrica e/o termica da biomassa agricola e forestale per una potenza massima di 1 MW Le tipologie di operazioni nell’ambito dell’azione 3 sono le seguenti: • investimenti strutturali, impianti e attrezzature per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica, comprese le attrezzature per la lavorazione/trasformazione delle biomasse utilizzate in azienda.
Bisogni analisi SWOT Obiettivi specifici del PSR Obiettivi Misura Azione Criteri di selezione
Punteggio
Giovani (<40 anni) e donne 12
Gamma dei servizi offerti (Ludico-ricreativi, servizi multimediali, uso delle lingua, custodia animali al seguito, ecc) Max 11
Localizzazione in comuni con alto tasso di disoccupazione (7.7%<x<14.4% o >14.4%) e/o elevato spopolamento (-0,02<x<0,25 o x>0,25)
Max 10 Creazione di posti di lavoro (3 punti/unità occupata) e/o incremento di numero ore lavorative Max 9
Nuove opportunità occupazionali; Contrastare l’esodo – Diversificare l’economia rurale; – Creare nuove opportunità occupazionali. Consolidare lo sviluppo e il potenziamento dell’economia nelle zone rurali e contribuire al mantenimento della popolazione rurale attiva in loco valorizzando le risorse endogene locali;
Promuovere attività complementari a quella agricola nei settori dei servizi con particolare
attenzione alla funzione sociale dell’impresa agricola, alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale,
alla produzione di energia; Creare nuove opportunità di occupazione e di reddito per la famiglia agricola ; Favorire la creazione
di nuova occupazione specie femminile e giovanile.
Azione 1 – Creazione e consolidamento dell’ospitalità agrituristica
Localizzazione in aree D (6 punti) e C (4 punti) Max 6 Localizzazione in aree C (8 punti) e D (6 punti) Max 8 Aziende con dimensioni inferiori a 5 UDE 5 Pregio architettonico del manufatto da recuperare e qualità progettuale con particolare riferimento all’utilizzo delle tecnologie e della comunicazione Max 3 Combinabilità con azione 3
della stessa misura 311 2 Giovani (<40 anni) e donne 12 Presentazione di un progetto di cogenerazione da biomassa
11 Localizzazione in comuni con alto tasso di disoccupazione (7.7%<x<14.4% o >14.4%) e/o elevato spopolamento (-0,02<x<0,25 o x>0,25) Max 10 Localizzazione in aree D (8 punti) e C (6 punti)
Max 8
Aziende con dimensioni inferiori a 5 UDE 5 Progetti che prevedono la produzione di energia con processi di digestione
3 Qualità progettuale
AZZIENDA AGRICOLA MULTIMEDIALE L’AGRICOLTURA DELLE NOSTRI PARTI PRESSOCHè INESISTENTE O SOLO EDESCLUSIVAMENTE AD USO FAMILIARE ,MENTRE SONO PRESENTI DIVERSE AZZIENDE DI ALLEVATORI,OVINI E BOVINI NUOVE AZIENDE APERTE DA POCO
3.1.2. Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle imprese
L’attività economica dei comuni rurali risulta essere poco dinamica ed intraprendente con le conseguenze che ne derivano in termini di disoccupazione, condizioni di reddito, qualità della vita e spopolamento.
Emerge così la necessità di favorire la creazione di attività autonome in grado di innovare,
integrare e qualificare il sistema produttivo locale. Sempre rilevante risulta l’attenzione da rivolgere
alla questione femminile e alla disoccupazione giovanile.
Ambito territoriale Il 85% delle risorse verrà destinato alle aree rurali con ritardo
di sviluppo e alle aree rurali intermedie (Aree C e D). Il 15% rimanente verrà destinato a porzioni
di aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Aree B).
Soggetti richiedenti Le microimprese esistenti o nuove micro-imprese così come
definite dalla raccomandazione 2003/361/CE.
Criteri di ammissibilità • Tutte le azioni dovranno tenere in debita considerazione aspetti ambientali quali: utilizzo di metodi e di tecniche eco-compatibili, l’impatto ambientale, l’uso razionale della risorsa idrica e
l’impermeabilizzazione delle superfici occupate.
• Per le aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Area B)
gli interventi sono ammessi nei comuni che si caratterizzano per una popolazione residente inferiore a 3.500 abitanti,
una densità abitativa inferiore a 150 ab/Kmq e un tasso di spopolamento superiore al 7%. Secondo questi parametri vengono coinvolti i comuni che soffrono di maggiori problemi di sottosviluppo appartenenti all’area B che a livello di superficie territoriale rappresentano un valore prossimo al 4%.
Interventi ammissibili Azione 1:
Sostegno per la creazione e/o lo sviluppo di micro-imprese artigiane: tale azione sostiene gli investimenti strutturali, l’acquisto di attrezzature, gli investimenti immateriali e, solo nel caso della creazione le spese di gestione, per l’avvio di attività artigianali che utilizzano nel processo di produzione materia prima agricola (come ad esempio il vimini per la produzione di ceste e di sedie) o che producono prodotti artigianali che incorporano le caratteristiche tipiche del territorio;
Azione 2:
Sostegno
per la creazione e/o lo sviluppo delle micro-imprese commerciali:
tale azione sostiene gli investimenti strutturali,
l’acquisto di attrezzature, gli investimenti immateriali e, solo nel caso della creazione le spese di gestione, per l’avvio di attività commerciali di prodotti e servizi (anche per la promozione del turismo rurale) e comunque strettamente connessi alla promozione del territorio e delle sue tipicità locali; tipicità locali;
Bisogni analisi SWOT Obiettivi specifici del PSR Obiettivi Misura Azione Criteri di selezione Punteggio Posti dilavoro creati oltre a quello del beneficiario
Max 12 Localizzazione in comuni con alto tasso di disoccupazione (7.7%<x<14.4% o >14.4%) e/o elevato spopolamento (-0,02<x<0,25 ox>0,25) 11 Localizzazione in aree D (10 punti) e D (7 punti) Max 10 Giovani (<40 anni) e donne 9
Progetto di produzione o di commercializzazione che prevede l’utilizzo di materia prima di provenienza agricola – Nuove opportunità occupazionali; – Contrastare la promozione del territorio e delle sue tipicità locali; Bisogni analisi SWOT Obiettivi specifici del PSR Obiettivi Misura Azione Criteri di selezione Punteggio Posti di lavoro creati oltre a quello del beneficiario Max 12 Localizzazione in comuni con alto tasso di disoccupazione (7.7%<x<14.4% o >14.4%) e/o elevato spopolamento (-0,02<x<0,25 x>0,25) 11 Localizzazione in aree D (10 punti) e D (7 punti) Max 10 Giovani (<40 anni) e donne
9 Progetto di produzione o di commercializzazione che prevede l’utilizzo di materia prima di provenienza agricola
– Nuove opportunità occupazionali; – Contrastare l’esodo – Diversificare l’economia rurale;
– Creare nuove opportunità occupazionali.
-
Diversificazione dell’economia rurale; –
-
Innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale;
-
– Promuovere la creazione di opportunità di lavoro con particolare attenzione alle donne e ai giovani.
Azione 1: Sostegno per la creazione e/o lo sviluppo di microimprese artigiane
Azione 2: Sostegno per la creazione e/o lo sviluppo delle micro-imprese commerciali
3.1.3. Incentivazione delle attività turistiche
Nell’ottica delle politiche di sviluppo locale grande rilevanza hanno le azioni in grado di sviluppare il turismo rurale nei comuni più interni dove ingenti sono le risorse ambientali, naturalistiche, culturali, identitarie, enogastronomiche ecc. Il territorio calabrese, come si evince dall’analisi di contesto, è ricco di risorse da valorizzare in termini di turismo rurale e può attraverso il suo sviluppo migliorare la qualità di vita della popolazione poiché in grado di stimolare il sistema economico locale.
Ambito territoriale Il 85% delle risorse verrà destinato alle aree rurali con ritardo di sviluppo e alle aree rurali intermedie (Aree C e D). Il 15% rimanente verrà destinato a porzioni di aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Aree B).
Soggetti richiedenti Enti pubblici (Comuni e loro unioni, Comunità Montane, Province), Enti Parco, consorzi e associazioni con finalità di promozione turistica. Criteri di ammissibilità •
Tutte le azioni dovranno tenere in debita considerazione aspetti ambientali quali: utilizzo di metodi e di tecniche eco-compatibili, l’impatto ambientale, l’uso razionale della risorsa idrica e l’impermeabilizzazione delle superfici occupate.
• Per le aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Area B) gli interventi sono ammessi
nei comuni che si caratterizzano per una popolazione residente inferiore a 3.500 abitanti,
una densità abitativa inferiore a 150 ab/Kmq un tasso di spopolamento superiore al 7%. Secondo questi parametri vengono coinvolti i comuni che soffrono di maggiori problemi di sottosviluppo appartenenti all’area B
che a livello di superficie territoriale rappresentano un valore prossimo al 4%.
Interventi ammissibili
Azione 1: Informazione e piccola ricettività: sono finanziati investimenti per la realizzazione di segnaletica stradale, di punti d’accesso, centri d’informazione e accoglienza (rifugi, aree campeggio, ecc.)
per la valorizzazione di località turistiche e di aree naturali, di percorsi enogastronomici, di percorsi agrituristici ecc.;
Azione 2: Sviluppo e commercializzazione di servizi turistici e agrituristici:
sono finanziati investimenti inerenti
attività di progettazione e realizzazione
di itinerari e percorsi
(enogastronomici e agrituristici),
attività di progettazione e commercializzazione di pacchetti turistici e agrituristici,
realizzazione di materiale informativo rivolto alla stampa e ai tour operator, partecipazione a fiere di settore.
3.2.3. Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
La ruralità è caratterizzata dalla presenza
di un considerevole patrimonio
architettonicoculturale.
Ne è testimone la presenza
diffusa nelle proprietà dei piccoli agricoltori
e al di fuori delle stesse di “casini”,
ville rurali, torri, strutture comuni per i coloni, antichi mulini, abbeveratoi comuni, antichi frantoi ecc.
Si tratta di un patrimonio culturale rilevante ovvero di edifici rurali o
elementi rurali di interesse comune per il valore
che hanno nel raccontare e conservare il mondo contadino.
Riqualificare tale patrimonio contribuisce a accrescere il valore delle aree rurali
soprattutto in termini di turismo culturale e ad aumentarne quindi l’attrattività, (mentre la misura 313 punta a qualificare il sistema turistico delle aree rurali).
Ambito territoriale Il 85% delle risorse verrà destinato alle aree rurali con ritardo di sviluppo e alle aree rurali intermedie (Aree C e D). Il 15% rimanente verrà destinato a porzioni di aree rurali urbanizzate e non ad agricoltura intensiva e specializzata (Aree B).
Soggetti richiedenti Beneficiari della misura sono i detentori del bene oggetto dell’intervento.


