castagne 2013 vorrei iniziare l’argomento con una domanda
TAGLIO DELLE PARTI SECCHE GALLE FOGLIE E RAMI SECCHI
quali sono le misure della Regione calabria, nella lotta contro il cinipide,
il parassita che sta compromettendo la salute di molti castagneti anche nella nostra regione?
i mezzi e risorse per lo studio e l’esecuzione di piani di contrasto per ostacolare e sconfiggere
l’aggressività del parassita.
l’antagonista naturale del cinipide, è il parassitoide“ Torymus sinensis”,
l’unico mezzo per la lotta contro la “vespa cinese” che ha infestato il territorio danneggiandone lo sviluppo vegetativo e riducendo dell’85 per cento la produzione dei frutti
è il primo anno che mi sono accorto di questa malattia del castagno nel mio fondo agricolo (Blogobucco),anche se lo scorso anno non è che abbiamo avuto una grossa quantità di frutto ,ma credevo fosse dovuto alle scarse precipitazioni meteo.per illustrarvi il problema vi riporto alcune domande e risposte dal documento pdf…
fonte :http://www.terraeliberta.org/Documentionline/Cinipide/faq.pdf
Questo nuovo insetto crea danni alle gemme che servono a fare legno,foglie,fiori e quindifrutti.
Quali sono i danni?La perdita del raccolto, la sofferenza delle piante.
Le piante possono morire?
Inteoria sì,manonabbiamo studi chediconoquesto,né abbiamomai visto ciò coninostri occhi.Comunquelepiantesi
sviluppanoa partire dalle gemme. Se le gemme sono distrutte dalla vespa inmaniera massiccia la pianta certo non prospererà
L’eventuale morte degli alberi cosa comporta?
Da un punto di vista economico, la perdita del raccolto. Da un punto di vista idrogeologico, cioè della tenuta della montagna rispetto a movimenti franosi, un bosco scadente certo non aiuta. In ultimo la perdita dell’attrattiva paesaggistica, che è minore,se un monte è spoglio.
Come si può combattere la vespa cinese?
Per quello che si sa attualmente l’unico metodo efficace è la lotta biologica con il parassita antagonista del cinipide il Torymussinensis.
Èefficace la potatura?
Inunaprimissima fase èuna soluzionedoverosaper contrastare ilfenomeno.Inquesta fasepuò essere considerata
un aiuto, ma non la soluzione.
In molti documentisi afferma che solo nel 2008 è stato trovato in Campania. Perchè è importante chiarire che è
dal 2005 che si conosce il problema?
Perchè quando sifa pressione per un intervento massiccio si deve essere forti delfatto che sono anni che sisa del
problema e della sua gravità, non ci possono essere scusanti per ritardi e interventi deboli.
blogobucco,Cosenza,Calabria parco nazionale della sila al fine di conoscere i problemi del settore agricolo forestale e turistico delle nostre parti
per la tutela fitosanitaria dei castagneti da frutto vi riporto qualche notizia degli interventi attuati da altre parti,molte volte mi chiedo perchè dobbiamo essere sempre gli ultimi? perchè i nostri …………….pensano ai fatti loro e non a quelli della comunità ? perchè si pensa a finanziare cose inutili ? sembra quasi che madre natura ci voglia punire per gli abusi effettuati dall’uomo nel corso degli anni.è una sensazione che vivo in questo periodo,
periodo giusto per osservare lo spettro della natura morta che ci circonda , uno scempio di alberi malati ,altri alberi secchi oppure caduti ,e i provvedimenti quali sono stati? mantenere l’ambiente ricco della diversità di paesaggi, piante e animali, mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, ma sopratutto mantenere popolata la montagna.ho effettuato una ricerca su google
vi riporto parte degli articoli trovati sull’argomento…….1……..La Comunità Montana del Lario Orientale Valle San Martino, al fine di favorire il recupero alla
coltivazione delle selve castanili, propone un servizio gratuito di potatura di risanamento e
ringiovanimento delle vecchie piante di castagno da frutto.
Continua l’impegno del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano per il recupero, la riqualificazione e la tutela fitosanitaria dei castagneti da frutto dell’Appennino modenese e reggiano.
2…………
Attualmente, nell’ambito del Piano di Sviluppo, finanziato dalla Regione Emilia Romagna ai sensi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, il GAL sta attivando interventi specifici per la realizzazione di nuovi e moderni impianti di marroni, per la difesa fitosanitaria biologica dalla vespa cinese e dalle cidie, tra i parassiti che producono i danni maggiori alle produzioni castanicole.
3…….
Prot. n°:2075
Oggetto: Divulgazione ed assistenza gratuita per il recupero dei castagneti
abbandonati.
Egregi Signori,
il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano sta attivando, nell’ambito del suo
Piano di Sviluppo dell’Appennino Modenese e Reggiano, finanziato dalla Regione
Emilia Romagna ai sensi del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR),
4…….Il Parco dell’Adamello, nell’ambito del progetto di realizzazione di un “Centro Parco dedicato alla castagna
e agli antichi frutti di Valle Camonica” che prevede un programma di valorizzazione dei territori agricoli e
forestali circostanti Sonico e la sua frazione di Rino, intende eseguire interventi di potatura di risanamento
conservativo di castagni da frutto di rilevante interesse paesaggistico e/o considerati monumentali.
Il presente regolamento, costituito da n°10 articoli, norma le modalità per aderire alla presente misura.
5……..“La Commissione Agricoltura ha approvato un pacchetto di emendamenti, ora accolti nel testo licenziato dalla Camera, che testimoniano una particolare attenzione al settore agricolo….5 milioni di euro stanziati per potenziare il servizio fitosanitario nazionale, in particolare per combattere l’emergenza provocata dal batterio Xylella fastidiosa che ha colpito gli ulivi della Puglia, mentre per quanto riguarda il cinipide del castagno – Dryocosmus koriphilus – il governo ha accolto un ordine del giorno a prima firma Terrosi che lo impegna a valutare l’opportunità di prevedere risorse per continuare l’opera intrapresa in questi anni di risanamento dei castagneti.
6 Ripristino dei castagneti storici di Vezzolacca- I tecnici progettisti e il sindaco, di fronte ad una affollatissima assemblea di proprietari dei castagneti di Vezzolacca, hanno illustrato il progetto “Ripristino del castagneto storico di Vezzolacca (PC): recupero e fruizione di un patrimonio produttivo e culturale”.
Longobucco,Cosenza,calabria parco nazionale della sila